Il bonus mobili giovani coppie scade nel 2024

Articolo scritto da Martina Baratta
Il bonus mobili giovani coppie scade nel 2024

Quali sono i requisiti per richiedere il bonus mobili giovani coppie?

Il bonus mobili rientra in una serie di bonus promossi dal Decreto Sostegni del 2020 in seguito rinnovato nel 2021 fino a dicembre 2024, e consiste in una detrazione delle somme spese nella dichiarazione dei redditi relative all’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad abitazioni in corso di ristrutturazione.

Come funziona il bonus mobili

Il bonus mobili per giovani coppie e per tutti i cittadini proprietari di immobili in fase di ristrutturazione consente l'acquisto di elettrodomestici e mobilia, con la possibilità di usufruire di una detrazione pari al 50% prevista dal bonus ristrutturazioni. 
 
Con la legge di Bilancio approvata nel 2021 il bonus è stato esteso fino al 2024, anche se sono state effettuate alcune modifiche meno vantaggiose rispetto alle regole in vigore precedentemente; il tetto massimo di spese, infatti, partito da 10 mila euro nel 2020 e salito a quota 16 mila nel 2021, nel 2022 si abbassa e diventa di 5 mila. 

Si può richiedere il bonus se, con una ristrutturazione in atto, si vogliono acquistare di mobili nuovi ed elettrodomestici, purché di classe energetica non inferiore alla A+.  Nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere detratte anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, ma solo se l'acquisto è stato sostenuto con le modalità di pagamento richiesto per fruire della detrazione, ovvero bonifico, carte di credito o di debito. 

I mobili devono essere tassativamente destinati all’arredo di immobili ristrutturati in appartamento, mansarda, villetta o villa, purché i lavori in corso d’opera siano identificabili come straordinari.  

Bonus mobili requisiti

Per usufruire del bonus non ci sono requisiti da rispettare dal punto di vista reddituale legato all’ISEE del richiedente, ma solo quelli connessi alla tipologia di intervento di ristrutturazione e lo stato dei lavori in corso nell’immobile. La richiesta si può fare solo se i lavori di ristrutturazione sono già in corso, in quanto l’obiettivo del bonus è la riqualifica con aggiornamento della classe energetica degli elettrodomestici, in un’ottica di risparmio generale sui consumi. 

Beneficiano i cittadini proprietari di immobili, soci di cooperative, società semplici e imprenditori individuali, ma è anche un bonus per giovani coppie, dunque particolarmente vantaggioso per chi ha appena acquistato una casa da arredare. 

Ricordate però che il bonus non si può usare per un immobile nuovo e i lavori devono risultare antecedenti all’acquisto del mobilio.

I lavori devono inoltre riguardare la manutenzione cosiddetta straordinaria, nello specifico: 

  • realizzazione di servizi igienici
  • rifacimento scale
  • ristrutturazione edilizia come modifiche a mansarde e balconi, creazione di porte e di finestre
  • risanamento per adeguare i solai con le attuali volumetrie
  • restauro

Ci sono alcune condizioni particolari, chiarite dall’Agenzia delle Entrate, che permettono l’accesso al bonus anche per alcuni lavori di ristrutturazione che non rientrano tra quelli citati, come ad esempio:

  • ristrutturazione in seguito a calamità naturali;
  • manutenzione ordinaria su parti comuni di condomini;
  • ristrutturazione di immobili rivenduti entro 18 mesi dai lavori. 

Non si può utilizzare il bonus per ristrutturazioni ordinarie come imbiancare pareti o cambiare infissi e pavimenti; lo si può però richiedere se si ristruttura anche una sola stanza, purché gli interventi siano classificabili come straordinari. 

La realizzazione di lavori di ristrutturazione sulle parti comuni condominiali, invece, consente ai singoli condòmini di detrarre le spese sostenute per acquistare gli arredi delle parti comuni come guardiole o l’appartamento del portiere, ma non per la propria unità immobiliare.

L’acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici è agevolabile anche se i beni sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio.
È possibile portare avanti avanti i lavori su più unità abitative, in quanto la detrazione massima che al 2022 abbiamo detto essere stata fissata su 5000 euro si riferisce alle abitazioni singole e non sul totale.

Tra le detrazioni delle somme spese nella dichiarazione dei redditi, il bonus mobili è senza dubbio una opportunità interessante per chi ha acquistato casa da ristrutturare, in vista magari di una convivenza o un matrimonio. Si può infatti approfittare del bonus per rientrare nei costi matrimonio relativi alle spese di elettrodomestici e mobilia, che spesso occupano una porzione impegnativa del budget e della lista nozze. 

Allo stesso tempo, possiamo definirlo bonus mobili under 36 poiché offre importanti sgravi fiscali se combinato con il mutuo prima casa giovani, aperto a tutti coloro che sono intenzionati all'acquisto di un immobile e ancora non compiono 36 anni. 

Mobili ed elettrodomestici compresi nel bonus 

Tra le novità della legge di bilancio 2022 per il bonus mobili c'è una diversa classificazione delle classi energetiche degli elettrodomestici acquistati, che dovranno risultare in linea con le nuove etichette dell'Unione Europea. In particolare, esso è destinato all'acquisto dei seguenti mobili ed elettrodomestici:

  • forni di classe non inferiore ad A:
  • lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie di classe non inferiore alla E;
  • frigoriferi, congelatori ed altre apparecchiature dotate di etichetta energetica di classe non inferiore alla F.

Si possono acquistare grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica solo se per quel tipo non è previsto l’obbligo dell’etichetta energetica, tra questi:   

  • frigoriferi,
  • congelatori,
  • lavatrici e lavastoviglie
  • lavasciuga e asciugatrici,
  • apparecchi di cottura, stufe elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento
  • apparecchi per il condizionamento.

Tra i mobili acquistabili con il bonus sono compresi: 

  • letti e materassi
  • armadi, cassettiere, librerie
  • scrivanie, tavoli, sedie, comodini
  • divani, poltrone
  • credenze
  • apparecchi di illuminazione

Non sono detraibili dalle spese, invece, gli acquisti di porte e pavimentazioni (come il parquet), di tende, tendaggi e altri complementi di arredo.

Come si ottiene la detrazione bonus mobili

Per ottenere la detrazione i pagamenti vanno effettuati con bonifico o carta di debito o credito; non è consentito pagare con assegni bancari o contanti.
La detrazione è ammessa anche nel caso in cui i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, purché la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate, e il contribuente conservi una copia della ricevuta del pagamento.

Oltre alla copia della ricevuta bisognerà conservare anche le fatture relative all'acquisto dei beni riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente oltre all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura.

Rispettando tutte queste prescrizioni, la detrazione può essere fruita anche nel caso di mobili e grandi elettrodomestici acquistati all’estero.